«Stavo sognando, lasciami dormire». Una sola battuta nel film "La
ragazza del lago" girato nel 2006. A distanza di 8 anni, solo una parte
nella pellicola Nine del 2009, la modella padovana Alessia Piovan,
29 anni tra pochi giorni, torna da protagonista in Cam Girl,
film-denuncia di Mirca Viola assieme ad Antonia Liskova, Sveva Alviti e
Ilaria Capponi.
«Un film che parla di un fenomeno attuale, in grande crescita - spiega Alessia - Sono Rossella, una ragazza come tante che con altre tre, non trovando sbocchi lavorativi, creiamo un sito dove con compenso, ci spogliamo riprese da una web cam. Si intrecciano poi varie vicende. Non è un film leggero assolutamente». Perché la scelta?
«Ho un ruolo da protagonista e poi questo è il genere che mi piace di più, quello delle storie vere, della vita. Non amo i film di fantascienza o supereroi, li odio». Lascerà le passerelle per il cinema?
«No, spero di sfilare ancora per molto curando parallelamente anche il cinema. Dovessi decidere sceglierei il cinema, ma solo per lavori importanti». A Sanremo nel 2009 come valletta di Bonolis. Che ricordo ha?
«Meraviglioso. Lo rifarei. Ora sono cresciuta, sono più consapevole e preparata». Spesso all'estero, come vede la «sua» Italia?
«Ora sono tornata a vivere a Milano anche per amore dopo due anni e mezzo a New York. Vivo anche a Parigi. L'Italia mi manca molto. Ha tanti problemi, ma è un paese meraviglioso. Non sempre l'erba del vicino è più verde, abbiamo potenzialità che non sfruttiamo e troppa burocrazia, quella sì».
«Un film che parla di un fenomeno attuale, in grande crescita - spiega Alessia - Sono Rossella, una ragazza come tante che con altre tre, non trovando sbocchi lavorativi, creiamo un sito dove con compenso, ci spogliamo riprese da una web cam. Si intrecciano poi varie vicende. Non è un film leggero assolutamente». Perché la scelta?
«Ho un ruolo da protagonista e poi questo è il genere che mi piace di più, quello delle storie vere, della vita. Non amo i film di fantascienza o supereroi, li odio». Lascerà le passerelle per il cinema?
«No, spero di sfilare ancora per molto curando parallelamente anche il cinema. Dovessi decidere sceglierei il cinema, ma solo per lavori importanti». A Sanremo nel 2009 come valletta di Bonolis. Che ricordo ha?
«Meraviglioso. Lo rifarei. Ora sono cresciuta, sono più consapevole e preparata». Spesso all'estero, come vede la «sua» Italia?
«Ora sono tornata a vivere a Milano anche per amore dopo due anni e mezzo a New York. Vivo anche a Parigi. L'Italia mi manca molto. Ha tanti problemi, ma è un paese meraviglioso. Non sempre l'erba del vicino è più verde, abbiamo potenzialità che non sfruttiamo e troppa burocrazia, quella sì».
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